Lo.V.Milk: una strumentazione innovativa per la pastorizzazione del latte umano

nome-lovmilk2a-640wAutore del lavoro candidato: Laura Cavallarin, Enrico Bertino, Gian Marco Gariglio

SINTESI CONTENENTE UNA BREVE DESCRIZIONE DEL LAVORO SVOLTO E DEI RISULTATI OTTENUTI: Il progetto nasce dall’esigenza di promuovere ed estendere l’utilizzo del latte materno nell’alimentazione del bambino prematuro, ottimizzando i processi che possono portarne ad una migliore conservabilità, con particolare riferimento al mantenimento delle caratteristiche immunologiche e nutrizionali del latte stesso. In alcune particolari situazioni cliniche, quando il latte della mamma non è disponibile o non può essere somministrato, si ha la necessità di avere a disposizione del latte di donatrice. Per tale motivo sorgono le Banche del Latte Umano Donato, finalizzate a selezionare le donatrici, raccogliere, controllare, trattare, conservare e distribuire latte umano donato. Il latte materno donato deve necessariamente essere pastorizzato per garantirne una conservazione prolungata sicura. Questo processo causa l’inattivazione di alcuni nutrienti e di composti biologici importanti per la salute del neonato, e ne modifica altri in maniera dipendente dalla severità del trattamento termico. Attualmente, il latte umano donato viene pastorizzato mediante il metodo Holder (62.5°C per 30 minuti). Uno studio pubblicato dalla UOS di Torino dell’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR e la Terapia Intensiva Neonatale dell’Università di Torino, in collaborazione con l’Associazione Italiana Banche del Latte Donato ha evidenziato che la tecnologia di pastorizzazione HTST (72°C per 15 secondi), comunemente utilizzata per il latte vaccino, consente di preservare maggiormente alcuni componenti bioattivi del latte materno rispetto al sistema attualmente in uso. A seguito di questo studio l’ISPA-CNR di Torino e la TIN dell’Università di Torino, in collaborazione con una PMI che opera nel settore dell’impiantistica casearia (Giada s.a.s.), hanno sviluppato un prototipo di pastorizzatore che utilizza la tecnologia HTST per piccoli volumi di latte, utile quindi per l’applicazione su latte umano donato, denominato Lo.V.Milk. L’idea è protetta da un deposito di brevetto italiano ed europeo, di cui sono cotitolari CNR, Università di Torino e l’azienda Giada s.a.s. Le prove effettuate su latte materno hanno confermato l’efficacia dello strumento, in particolare nella rimozione dei patogeni, e la rispondenza alle Linee Guida emanate dall’Associazione Italiana delle Banche del Latte Donato. Il latte umano pastorizzato con Lo.V.Milk è più simile al latte umano crudo rispetto al latte trattato con le tecnologie attualmente disponibili. In particolare, il latte umano pastorizzato con Lo.V.Milk presenta una migliore qualità proteica e maggior bioattività rispetto al latte trattato con il sistema standard, attualmente in uso nelle banche del latte. Questa strumentazione rappresenta un avanzamento significativo nelle tecnologie disponibili per garantire la massima qualità del latte umano donato e, di conseguenza, la qualità della nutrizione precoce dei neonati prematuri.